domenica 10 giugno 2012

Signoraggio

Ogni tanto ci perviene la voce di qualche parolaio che sbraita senza capire riguardo al signoraggio, il complotto internazionale delle banche, e il fatto che miliardi di persone non hanno capito come funziona il loro sistema monetario ed economico.

Il buon Mauro Vanetti, solido comunista (o quantomeno anticapitalista), ci mette una pezza con una serie di Frequently Asked Questions sul signoraggio, ricordandoci che avevamo capito benissimo gia' da molto tempo e che non dobbiamo lasciarci fuorviare da queste teorie del complotto. Per esempio:
Le banche e il capitalismo ci schiavizzano?
Sì. Ma la teoria del signoraggio non ci aiuta a capire come, né come fare a rompere questa schiavitù.
oppure
Stai dicendo che in buona sostanza il reddito da signoraggio finisce già oggi nelle mani dello Stato?
Già. I signoraggisti “lottano” per ottenere una cosa che abbiamo già.
Piuttosto che riscrivere il succo delle FAQ con parole mie, invito i lettori a leggerle e poi continuare per alcuni commenti (diciamo che sono d'accordo con il 90% di quello che dice, segue la mia visione sul rimanente 10%).

***

Il 10% rimanente e' che gli autori della pagina in questione prendono Marx, a mio dire, troppo sul serio, per esempio in quanto segue:
Ciò che permette alle banche di guadagnare, solo prestando denaro, è il fatto che chi detiene il capitale si appropria del plusvalore estratto dai lavoratori salariati. Col credito, le banche forniscono il capitale necessario a sfruttare il lavoro in ogni occasione disponibile. Al tempo stesso, con spericolate operazioni finanziarie scommettono sull'efficacia di ogni possibile investimento. In questo modo ridistribuiscono il plusvalore tra le varie componenti della classe dominante, ma senza lavoro produttivo non ci sarebbe nulla da redistribuire.
Certo, anche senza altre cose non ci sarebbe nulla da distribuire. Per esempio, poniamo che l'attivita' imprenditoriale crei coordinazione tra i lavoratori salariati, i quali altrimenti non saprebbero cosa fare del loro tempo libero o non riuscirebbero a lavorare insieme a causa di problemi di asimmetria informativa, beni collettivi, eccetera. (Il che non e' vero al 100%, ma almeno in parte; per esempio, lavorare per un'altra persona che non ha ricchezza visibile ti rende meno sicuro che riceverai alcunche' di salario, il che non ti incentiva a lavorare; oppure, magari passeresti meta' della tua giornata piallando assi per farti la tua casa da solo e allevando i maiali, ma alla fine dell'anno saresti materialmente meno ricco che in un sistema capitalista dove hai lavorato piu' ore e hai creato piu' ricchezza per ora di lavoro). In tal caso, si potrebbe pensare che il surplus e' stato spartito tra chi provvede la coordinazione e chi provvede il lavoro. In breve, questa e' la visione dell'economia "classica".

Poi:
L'indebitamento scriteriato ha permesso al capitalismo di vivere sopra le sue possibilità per decenni, vincendo la competizione con l'Unione Sovietica e i suoi satelliti. Come sarebbero finite le grandi lotte operaie e studentesche degli anni Settanta se l'economia di mercato non avesse garantito un apparente miglioramento delle condizioni di vita delle classi subalterne? Quel miglioramento è stato possibile ipotecando il tenore di vita delle generazioni future tramite una massa gigantesca di debito; oggi c'è da pagare il conto. Chi lo pagherà?
Ecco qui non voglio dilungarmi ma praticamente non e' vero. Il miglioramento c'e' stato in molti paesi Europei nello stesso periodo e solo l'Italia e il Belgio hanno ammassato quantita' di debito patologiche che conosciamo.

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