Gli oneri deducibili dovranno essere inizialmente individuati tra le spese indispensabili e meritorie: salute, manutenzione della casa (anche non di proprietà), cura di figli e anziani, educazione, mobilità, risparmio energetico ecc.L'autore del post, il buon Sandro Brusco, commenta:
Dunque? Perche' non si fa/quali sarebbero i problemi? Dedurre l'intero importo per alcune spese, o dedurre/detrarre l'IVA per tutte le spese? e se solo alcune, spese meritorie o spese ad alta evasione? (Notare che se l'intero importo fosse deducibile per tutte le spese, e a maggior ragione detraibile, nessuno pagherebbe piu' tasse perche' piu' o meno le spese totali sono uguali al reddito totale).
[S]e l'intento fosse di lotta all'evasione allora la deduzione dovrebbe riguardare i settori di attività in cui si sospetta l'evasione sia più alta [...] I sussidi vanno usati con parsimonia e riservati per i casi in cui vi siano chiare, palesi e importanti esternalità positive [...]. Ricordiamoci che alla fine tutto si tiene, per cui una detrazione in più per me deve essere o una spesa in meno o una tassa in più per qualcun altro (ora o nel futuro, se ci si indebita). Visto che della manutenzione della mia casa ne godo io, perché devono essere gli altri contribuenti a finanziarla?
In generale, sono abbastanza ottimista rispetto a questa proposta, quindi per me la risposta e' "si dovrebbe fare, e i problemi non sarebbero insormontabili". Vediamo di fare due conti: quale sarebbe l'effetto sulle casse dello Stato. (Perche' si presume che la lotta all'evasione non si debba concludere con minori introiti nelle casse statali, se no e' un esercizio puramente etico/estetico).
Poniamo che Tizio e' un lavoratore dipendente e Caio e' il suo dentista. Facciamo finta che le aliquote IRPEF si applichino crudamente a entrambi. Cosi' a occhio e croce, Tizio paga tT = 27% di tasse e Caio paga tC = 43%. Caio svolge un servizio e, nel mondo dell'economia sommersa, riceve un pagamento di 1 euro da Tizio.
In quanto segue, assumiamo che l'intera IVA venga assorbita da Tizio, cosa che non corrisponde alla mia esperienza empirica; di solito il dentista mi diceva 100 con fattura, 90 senza, appropriandosi di una parte dell'IVA non pagata. Al 20%, l'IVA su 100 e' 16.7, quindi un dentista evasore "onesto" ti direbbe "100 con fattura, e 83.3 senza", senza contare che poi su 83.3 lui ci paga le tasse al 43%, quindi alla fine dovrebbe essere 50 con fattura. Ma e' solo 90. E' la magia dell'elasticita' della domanda. Ma ignoriamo per ora questo fatto, come ignoriamo che - una volta che tutto e' detto e fatto, domanda e offerta di servizi dentistici (/muratoriali/idraulici) sarebbe influenzata dai nuovi prezzi.
Assumiamo anche che Tizio non abbia alcuno scrupolo morale, percio' chiedera' la fattura solo se il prezzo con fattura dopo le tasse e' inferiore a 1 euro (il prezzo base sommerso). I punti seguenti mostrano i risultati in vari scenari di tassazione per una determinata transazione.
- Sommerso
Tizio: -1
Caio: +1
Governo: 0 - Detrazione IVA
Tizio: -1 - IVA + IVA = -1
Caio: +1 +IVA -IVA -b*tC < 1
Governo: +b*tC > 0 - Deduzione dell'intera spesa
Tizio: -1 - IVA + tT (1+IVA) > -1
Caio: +1 +IVA -IVA -b*tC < 1
Governo: +b*tC -tT(1+IVA)
- Rendere l'IVA detraibile e' piu' elegante, ma potrebbe non funzionare per il motivo che abbiamo deciso di ignorare. Poiche' per Caio la posta in gioco e' alta (stiamo parlando dell'IRPEF, che altrimenti non pagherebbe) Caio potrebbe offrire uno sconto piu' grosso. Ad esempio, 100 con fattura e 80 senza. La legge farebbe poco per fermare l'evasione ma trasferirebbe ricchezza (forse) dai dentisti ai loro clienti.
- Rendere l'IVA detraibile ha anche un grosso svantaggio. Tutta l'IVA che e' gia' pagata attualmente verrebbe detratta. L'incentivo quindi aumenterebbe le entrate fiscali (salvo quanto scritto sopra) per spese per servizi come prestazioni professionali, ma ridurrebbe di molto le entrate fiscali per l'acquisto di prosciutto all'Esselunga (assumendo che la gente tenga tutti gli scontrini, che pure sarebbe un sacco di lavoro). Andrebbe quindi resa detraibile solo per alcune categorie di spesa.
- Nel caso di deduzione dell'intera spesa, andrebbero certamente individuate delle categorie (vedi sopra). Qui sono d'accordo con Mr. Brusco che il provvedimento dovrebbe mirare alle categorie ad alta evasione - non le voci di spesa "meritoria". Resta pero' una certa arbitrarieta'; specialmente nel settore dei servizi, e' difficile specificare esattamente che cosa costituisce un servizio piuttosto che un altro (barbiere? chirurgo?)
- Nel caso di deduzione dell'intera spesa, gli introiti del governo aumentano solo se b > tT(1+IVA)/tC. Per esempio, se l'aliquota di Tizio e' 27%, quella di Caio e' il 43%, e l'IVA e' il 20%, c'e' bisogno che b > 75%, cioe' per un euro di fatturato almeno 75 centesimi devono essere profitti. Questo rende il provvedimento inefficace per molte categorie per le quali effettivamente l'emersione richiederebbe il riconoscimento di molte entrate ma anche di molte spese. E' pur vero che male non farebbe; tutt'al piu' sarebbe inefficace per le categorie di spesa dove l'evasione e' minore. Questo rende meno problematica l'arbitrarieta' di cui al punto precedente (nel dubbio, una categoria sia coperta dalla deducibilita'). Il problema pero' e' che i principali fornitori di inputs sommersi sono lavoratori dipendenti. Se il piccolo imprenditore e' costretto a mettere in regola un lavoratore per poter dedurre le spese (per controbilanciare le maggiori entrate), e' possibile che parte del costo totale dell'operazione finisca sulle spalle del lavoratore. La cosa pero' non mi preoccupa piu' di tanto.
Nessun commento:
Posta un commento